Solo qualche brevissimo cenno...
Il Cimitero Monumentale del Verano sorge nelle adiacenze della basilica di San Lorenzo fuori le mura (chiamata anche "San Lorenzo al Verano"), lungo la via Tiburtina, nel quartiere San Lorenzo di Roma. Fu istituito agli inizi del 1800 su progetto di Giuseppe Valadier e interessava un'area che comunque già prima di allora era utilizzata come luogo di sepolture (sotto la chiesa si trovano ubicate le catacombe dove fu sepolto San Lorenzo nell'anno 258).
La costruzione iniziò nel 1811, ma subì un'interruzione nel 1814, quando, dopo l'abdicazione di Napoleone, venne ristabilita l'amministrazione pontificia.
I lavori ripresero durante il pontificato di Gregorio XVI (1831-1846) e di Pio IX (1846-1878) sotto la direzione di Virginio Vespignani, il quale progettò l'ingresso principale, e realizzò la chiesa di Santa Maria della Misericordia, il quadriportico e parte del pincetto.
In questa fase cominciò l'ampliamento dell'area, che interessò i terreni circostanti, che vennero acquistati o espropriati.
Nel 1877 e 1878 vennero realizzate la quattro statue collocate all'ingresso principale.
Sul sito di AMA - Cimiteri Capitolini (vedi pagina) viene indicato che le sculture, con ordine da destra verso sinistra, rappresentano "La Meditazione", "La Speranza", "La Carità" e "Il Silenzio".
La terza statua, "La Carità", secondo le informazioni disponibili sul sito della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali (vedi pagina) viene indicata invece come "La Preghiera".
Furono realizzate dagli scultori Francesco Fabi Altini ("La Meditazione" e "La Carità"/"La Preghiera"), Stefano Galletti ("La Speranza") e Giuseppe Blasetti ("Il Silenzio").
Nel tempo vennero inaugurati altri reparti, come ad esempio quello israelitico, e furono realizzati il forno crematorio (restaurato nel 1938 e dismesso nel 1980, successivamente diventato "Tempietto Egizio") e il serbatoio idrico dell'"Acqua Marcia" (nel 1906, ubicato al centro del piazzale circolare del "pincetto nuovo").
Nei bombardamenti del 1943 rimase danneggiato: vennero colpiti il quadriportico, il pincetto, il sacrario militare, e parte delle mura di cinta. Nel crollo furono travolte persone, tra le quali marmisti e fiorai che svolgevano la loro attività sul piazzale antistante l'ingresso principale.
Rimasero danneggiate anche alcune tombe, tra le quali anche quella di Ettore Petrolini, che venne successivamente ricostruita.
La fase di ampliamento del cimitero, che conta circa 83 ettari (830.000 metri quadri), terminò negli anni '60 del secolo scorso, quando venne istituito il nuovo cimitero Flaminio.
Il Cimitero Monumentale del Verano nell'arco del suo sviluppo ha raccolto un consistente patrimonio di opere scultoree e pittoriche, un vero e proprio museo all'aperto, e viene considerato di rilevante importanza per il grande valore storico, artistico e culturale.
L'ingresso principale, caratterizzato dalla presenza di quattro statue (visibili nell'immagine presente sulla Home del sito, e rappresentanti la meditazione, la speranza, la carità ed il silenzio) che sovrastano i tre fornici, è ubicato in piazzale del Verano 1.
Segnalo che AMA Cimiteri Capitolini, che gestisce i servizi cimiteriali per conto di Roma Capitale, offre la possibilità di prenotare visite culturali condotte da guide specializzate. Per avere informazioni in merito è possibile consultare il sito www.cimitericapitolini.it
Sullo stesso sito è inoltre pubblicato un avviso importante destinato alle associazioni e ai gruppi organizzati interessati a svolgere autonomamente visite guidate. E' infatti necessario inviare una email con una richiesta di autorizzazione. Ogni dettaglio in merito é disponibile su questa pagina.